13/10/2015
Il 9 ottobre scorso, noi della classe 2^ B, ci siamo svegliati sapendo che, sarebbe stato un giorno speciale, perché saremmo dovuti andare in gita a Canzo, in un paesino di montagna in provincia di Como. Ci siamo ritrovati alla fermata dell’autobus molto presto ed eravamo tutti elettrizzati e soprattutto pronti per affrontare un lungo viaggio. Non appena è arrivato l’autobus siamo saliti e abbiamo raggiunto Porta Genova, da dove abbiamo preso la metro per scendere a Cadorna, dove ci aspettava il treno. Saliti al secondo piano, ci siamo seduti in totale libertà. Il viaggio è durato 1h10’. Arrivati a destinazione, ad attenderci ci sarebbe dovuta essere la guida, ma non è potuta venire. Nonostante ciò, abbiamo iniziata la nostra risalita fino al rifugio di Terz’Alpe, a quota 800mt. Attraversato il centro di Canzo, siamo giunti alla Fonte di Gajum, dove abbiamo fatto una breve sosta ed una veloce merenda. Essendoci una sorgente d’acqua fresca, ne abbiamo approfittato del per riempire le nostre bottiglie, dopodiché abbiamo raccolto le cartacce e ci siamo rimessi a camminare. Sin da subito abbiamo notato è stata che c’erano molte lumache ed il nostro professore di scienze ci ha svelate alcune curiosità su di loro, poi abbiamo incontrato in mezzo al bosco una scultura di orso fatto interamente di legno; era abbastanza alto e davvero molto carino (un’ottima ispirazione per i fotografi della nostra classe) dopo, salendo sempre di più abbiamo notato che sulle rocce vi erano vari colori ed il professore di Italiano ci ha spiegato che, quello, era il colore del nostro sentiero (rosso e bianco) e che ogni sentiero ne aveva uno. Arrivati a circa cinquecento metri d’altitudine abbiamo dovuto attraversare sette ponti; il primo era molto semplice ed aveva due corrimano a cui appoggiarsi, mentre tutti gli altri ne avevano solo uno. Lungo il sentiero geologico che abbiamo attraversato vi era molta acqua, persino un laghetto: davvero stupendo e soprattutto molto pulito. Durante il trekking abbiamo fatto diverse soste dato che, tutti eravamo un po’ stanchi. Dopo aver scalato ottocento metri, finalmente, si intravedeva, tra gli alberi che si diradavano, un raggio di luce e poi è apparso il rifugio di Terz’Alpe. Al rifugio abbiamo pranzato ed assaggiato il gelato artigianale del posto. Dopo pranzo avremmo dovuto fare l’attività dell’orienteering, ma non essendoci le guida non la abbiamo potuta fare, ma noi abbiamo trovato una valida e divertente alternativa: arrampicarsi sulle rocce e a farsi le fotografie. Al ritorno la strada è stata molto più difficile, ma anche divertente, perché siamo scesi da un altro sentiero che era fatto di pietre, oltretutto stava anche piovigginando, quindi le pietre erano un po’ s scivolose. Arrivati a Canzo siamo andati verso la stazione ed abbiamo preso il treno ed abbiamo fatto ritorno a Corsico, davanti alla nostra scuola, dove c’erano i nostri genitori ad attenderci. E’ stata un’esperienza fantastica e soprattutto molto emozionante, la rifarei sicuramente!