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UNA GUERRA D’AMORE

27/03/2008



Ann, ragazza tedesca di 24 anni, nata a Dortmund nel 1890, si diploma come infermiera nella sua città natale, ma si reca a lavorare nell’ ospedale di Berlino nel 1910, dove vi era mancanza di personale. Lei era una ragazza bellissima, ma il padre le proibiva di fidanzarsi e sposarsi con un uomo che non fosse ricco; all’inizio obbligandola ad andare in convento, poi facendola sorvegliare da delle guardie personali ventiquattrore su ventiquattro. Nel 1914 si arruolò come volontaria nella croce rossa tedesca e venne mandata al fronte.
Il padre, appena saputa la notizia, andò su tutte le furie e cercò subito di contattare la figlia; i suoi messaggi arrivarono all’ospedale da campo, ma Ann chiese ai suoi superiori di dire al padre che era impegnata. Così andò avanti per un paio d’anni. Nel corso di questi anni Ann, approfittava della mancanza del padre e faceva la “benefattrice” degli ufficiali.
Nel 1917, ci fu una dolorosa battaglia tra tedeschi ed inglesi, i secondi risultarono vincitori e le crocerossine tedesche vennero usate come “diversivo”. Tutti gli ufficiali le prendevano e le molestavano, tutti tranne Alfred, a cui capitò proprio Ann. Era un uomo che nella vita aveva dovuto sopportare di tutto: nato da una buona famiglia, nonostante fosse primogenito, rimase senza eredità per colpa del malvagio fratello minore. A diciotto anni dovette uscire di casa ed andò a vivere sotto un ponte del Tamigi, dopo tre mesi, stufo di quella vita si arruolò nell’esercito, dove il cibo ed il vitto erano assicurati.
Purtroppo, però, la guerra lo colse impreparato, venne scelto come soldato in prima linea e fu mandato in Francia a combattere contro l’esercito tedesco.
L’incontro tra i due durò a lungo, ma non ci fu nulla di concreto; infatti per la maggior parte del tempo si guardarono diritti negli occhi, senza dire una parola. Verso la fine i due iniziarono a parlarsi timidamente e si raccontarono la storia della loro vita; scoprirono di essere molto uguali, soprattutto nella sfortuna. La ragazza rimase molto colpita da Alfred e lo seguiva segretamente nelle sue azioni; questi pedinamenti erano sempre più accurati e preparati. Un giorno Alfred se ne accorse, ma fece finta di non averla vista, la sera dello stesso giorno la incontrò e le chiese il perché di quei pedinamenti. Da quel momento dentro entrambi iniziò ad ardere un sentimento reciproco. Alfred, pur di vedere Ann, ricorreva a delle piccole automutilazioni, per poi recarsi all’ospedale da campo, dove lavorava la ragazza. Questi incontri si fecero via via più concreti e arrivarono a notti di “ghiaccio incandescente”. Una notte i tedeschi, con una azione fulminea, riuscirono a sfondare le barriere inglesi ed a liberare le crocerossine; molti furono anche i catturati, tra cui non spiccava il nome di Alfred.
Due mesi dopo le battaglie si susseguivano ed i morti si contavano ormai a migliaia. I due innamorati non si sentivano più dall’ultimo incontro. La nostalgia era tanta ed influiva sulla vita e le azioni dei giovani: la ragazza aveva ucciso due pazienti, sbagliando la medicina; lui durante la battaglia si sedeva e non faceva più nulla. Nell’ottobre del 1917 i due eserciti che si scontravano su quel preciso fronte posero fine alle ostilità, per il numero spaventoso di vittime. Saputa la notizia i rispettivi paesi di origine, prima li esonerarono dall’esercito, poi vennero mandati in prigione per condanna a morte. Ann, saputa la notizia comprò i biglietti per Londra, dove avrebbe incontrato Alfred per l’ultima volta prima della morte.
Il volo durò circa due ore, essendo il volo di terza classe e l’aereo un po’ antiquato, arrivata a destinazione si diresse velocemente alla stazione dei taxi, che però era vuota. Dopo circa un’ora arrivò il primo taxi e la poveretta ci saltò su più di quanto farebbe una tigre con la sua preda. L’avventura, però non era finita, infatti il taxista le fece fare tutto il giro della città prima di arrivare a destinazione, pur di farle<
di Massimo Costa e Andrea La Corte - 3^ N

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