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La Famiglia ”Simpatica”

27/03/2008



In una città chiamata Nicesville, viveva l’allegra Famiglia Simpatica, eh si, proprio simpatica era il cognome di papà Peter: tuttofare poco desideroso di lavorare; mamma Naomi, casalinga isterica e disperata; il figlio Macho in arte il bullo e bello (si fa per dire) del quartiere; la figlia Prince l’intellettuale di famiglia (per la serie miss perfezione) e infine Margie, l’ultima “pestifera” di casa. Un giorno come tutti gli altri, Macho combinò l’ennesimo pasticcio. Tornato a casa con il suo bel motore rosso fiammante, volle fare una curva a gomito per poter entrare sul vialetto di casa, ma il motore si inclinò talmente sul lato sinistro che con il suo peso si sbilanciò. Macho si srotolò a terra in malo modo compiendo capriole che trovarono il foto finish sul cespuglio di rose rosse e gialle di sua madre; il motore invece strisciò sull’asfalto provocando uno stridìo di ferraglia che ebbe termine quando si schiantò sulla staccionata del giardino.
A quel rumore devastante la mamma Naomi corse subito fuori, il suo aspetto era a dir poco da film dell’orrore: capelli arruffati, viso pallido e occhi fuori dalle orbite, con in mano un solo oggetto, l’asciugacapelli. Vide il suo giardino di rose distrutto come anche il cancello. Presa da un attacco isterico incominciò a piangere, a strillare, a mettersi le mani nei capelli. Poi rivolse lo sguardo minaccioso verso il figlio ancora spiaccicato sull’asfalto e incominciò a rincorrerlo per il giardino tanto era il suo desiderio di strangolarlo con il filo dell’asciugacapelli.

In tutto questo trambusto, uscì di casa il papà Peter con aria sonnolenta ed inespressiva, vedendo tutto quel caos sbadigliò, poi con molta lentezza si avvicinò al cancello per vedere quali fossero i danni. Fece per sollevare il cancello, ma anche mettendo tutta la sua forza, peggiorò la situazione, parte dello steccato era un tutt’uno con le fondamenta della casa e nell’impatto aveva creato qualche crepa alla casa. Questo provocò una piccola scossa di terremoto, in quello stesso momento Prince era al pianoforte, quando sentì la sedia sotto di lei tremare e, Prince si ritrovò con le dita schiacciate nel pianoforte. Un urlo riecheggiò per tutto l’isolato, Prince uscì inviperita sul balcone con le mani che sembravano due palloncini rosso porpora. Si calò giù per la grondaia e rincorse il padre per tutto il giardino minacciandolo. In questa confusione, mentre la madre rincorreva il figlio e la figlia il padre, la piccola peste Margie dormiva fastidiosamente come un diavoletto pronta a combinare, anche lei, chissà quale altro pasticcio.


Salvatore Sciarra



Salvatore Sciarra

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