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Il gatto testone

27/03/2008



Un gatto si rifiutava di dire “miao”e quindi se ne stava zitto. Un giorno di primavera il gatto decise di voler imparare a dire “bau” al posto di “miao”.
Dopo numerosi esercizi, il gatto riuscì a pronunciare il verso del cane e si presentò davanti alla sua famiglia dicendo:
“Mamma, papà, guardate riesco a parlare come un cane: “bau, bau, bau”.
La famiglia del gatto si spaventò di colpo, il papà si arrabbiò e mise alle spalle al muro il gattino dicendogli: “O ti decidi a fare quello che fanno i tuoi simili oppure ti caccio da casa”.
Il povero gatto preparò le sue cose e se n’andò. In un vicolo trovò un gatto randagio e cominciò a parlargli: “bau, bau, bau”.
Il gatto randagio più vecchio e saggio di lui, da piccolo aveva fatto il suo stesso errore, perciò, dopo averlo ascoltato attentamente gli rispose: “caro ragazzo, tu sei un gatto non devi cercare di essere diverso; anch’io da giovane ho fatto come te, e guarda come mi sono ridotto, solo e senza cibo. Vuoi anche tu fare la mia stessa fine? Non è meglio essere te stesso, avere una casa, una famiglia e tanti amici?”.
Il giovane gatto, troppo sicuro di sé, gli voltò le spalle e se n’andò senza dare risposta.


di
Massimo Costa - 1^ N
Massimo Costa - 1^ N

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