27/03/2008
Marco abitava in una cittadina di nome Lux, era un bambino molto cattivo e voleva essere sempre al centro dell’ attenzione. Un giorno Marco litigò con il suo migliore amico e arrabbiato s’incamminò verso il bosco. Dopo ore e ore, mentre riposava, comparve un mago che lo fece diventare ancora più cattivo: sradicava alberi e uccideva gli animali che incontrava .Come se non bastasse cadde giù per un fossato. Mentre cercava di risalire arrivò un folletto che gli disse: “se diventerai buono ti aiuterò ad uscire”. Marco promise di cambiare. Il folletto tirò fuori la sua polvere magica e la gettò nel fossato, prosciugando così l’ acqua, permettendo a Marco di risalire. Ormai era tardi e Marco era stanco,tanto stanco che si addormentò in mezzo agli alberi. Il folletto vedendolo così buono e quieto lo portò a casa sua. Quando si svegliò vide che il folletto stava preparando una torta magica. Sbalordito da tale meraviglia Marco chiese al folletto se avesse potuto insegnargli l’arte della magia. Il folletto rispose: ”no caro! La magia non si insegna, ma entra in te quando meno te l’aspetti”. Dopo un po’ il folletto uscì in cerca di bacche raccomando Marco di non toccare niente. Marco pensò ad alta voce e disse: “vorrei una cioccolata calda, ho una fame.”. All’improvviso, la cioccolata comparve nella sua mano. Allora capì quello che voleva dire il folletto quando gli disse che “la magia non s’insegna ma arriva quando meno te l’ aspetti”. Intanto il folletto ritornò e gli chiese: “vorresti rimanere qui con me?”. Marco rispose: “No! Non posso devo ritornare dai miei amici” . Dopo 10 minuti gli chiese “mi potresti aiutare a ritrovare i miei genitori?”. “Va bene”, disse il folletto, “ma prima devi superare tre prove: Devi riuscire a tagliare un tronco d’albero in 1 minuto; devi cercare 100 bacche in 4 minuti; e infine devi andare da una principessa molto ricca e ti devi presentare come il più povero dei ragazzi di Lux, quindi riuscire a farti amare per tre giorni e allo scoccare dell’ultimo giorno, devi farti baciare”. Marco non rispose. Passò la notte e il giorno dopo Marco si dichiarò d’accordo a provare a superare le tre prove. Marco il giorno dopo si alzò di buon ora e partì per la foresta. Camminando trovò un tronco e riuscì a tagliarlo in 40 secondi. Era tanto fiero di sé che decise di affrontare la seconda prova. Prese 100 bacche in 3 minuti ancora più fiero tornò a casa reaccontando tutto ciò che aveva fatto. Il folletto, contento, disse: “bravo sono molto orgoglioso di te! . Ora va in camera tua e riposa e più tardi ti porterò una sorpresa”. Il folletto andò in cucina e pronunciò queste parole: “torta al cioccolato”. Poi si ricordò che precedentemente il mago gli aveva tolto i poteri. Allora uscì silenziosamente dalla porta e andò al suo nascondiglio segreto. Per entrare pronunciò alcune parole magiche e la porta si aprì . C ‘erano 500 torte al cioccolato, 500 alla frutta e 500 alla crema; ne prese una al cioccolato e gliela portò. Marco la finì tutta e ripartì per il più bel castello del mondo per l’ultima prova . Arrivato al castello si presentò alla principessa Sara come il più povero dei ragazzi. Sara era indignata, ma la sua sorellina minore rimase abbagliata dalla bellezza del giovane. La principessa se ne innamorò perdutamente! Lo trattò bene gli diede da mangiare e da vestire. Il terzo giorno arrivò il bacio. Marco portò con sé la principessa dal folletto con