27/03/2008

di
Mattia Pitrone - Jacopo Chiarenza



Tanto tempo fa c’era un cucciolo di tigre bianca che viveva nella savana con i suoi genitori. Il padre e la madre non lo facevano mai uscire, perché
nella savana c’erano molti pericoli; qua viveva un maestoso leone. II cugino del tigrotto, il giaguaro, corse dal piccolo per riferirgli che la mamma era morta. Appresa la notizia, il cucciolo, triste, partì alla ricerca di suo padre, che tempo prima si era allontanato per uccidere il leone maestoso. Il piccolo tigrotto camminò per ben dieci anni. All’arrivo incontrò uno stregone che gli disse
di stare attento al suo fratello gemello, quello cattivo. Nel frattempo, il leone lo spiava e lo ostacolava. Lo stregone, però, grazie alla sua sfera magica, rileva la presenza del leone e subito dopo dà un utile consiglio al giovane tigrotto: “solo se troverai l’artiglio d’argento potrai sconfiggere il leone”. E il tigrotto, ormai divenuto grande, rispose: “Sì, ne ho sentito parlare di questo artiglio, solo che si trova nella caverna della iena”. Arrivato a destinazione si mise un fazzoletto per coprirsi gli occhi, per evitare di essere pietrificato dal guardare una pietra magica. Trovato l’artiglio, gli fu facile, poi uccidere il leone maestoso. Dopo aver ucciso il leone, andò alla ricerca del padre che si trovava due miglia avanti.Quando vide suo padre la tigre disse: “papà, papà sono io tuo figlio !”. E il padre: “figlio mio tu sei grande e forte devi badare a te stesso, addio”. Il tigrotto, triste, si lasciò andare in un lunghissimo pianto. E lo stregone, a quel punto, pronunciò queste parole: “la regola della vita e di nascere, crescere e morire.