Non dubitare mai di se stessi.
{G. Certomà}
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La città di ”TV - dipendenza”
27/03/2008
Nel paese di TV-DIPENDENZA, ogni singolo cittadino era dipendente dalla TV, passava quasi tutto il tempo della sua giornata davanti al piccolo schermo, smetteva solo per dormire qualche ora, per poi riprendere ad incollarsi davanti a quella “scatola” che gli aveva fatto “perdere la testa”. Un giorno, si trasferì in quella città una vecchina che non aveva mai visto la TV, amava stare all’aria aperta e non sopportava stare chiusa in casa. Appena arrivata nella città, rimase sconcertata dalla visione che le si presentava davanti: quella del nulla, a parte i vari edifici, non c’era anima viva fuori. Si chiese il motivo di quel panorama vuoto e silenzioso, ma non capendone la ragione, decise di andare a bussare a qualche porta. Provò in diverse case, ma il risultato era lo stesso: nessuno veniva ad aprire. Quando arrivò all’ennesima casa, decise di cambiare strategia: provò a sbirciare da una finestra socchiusa e vide che un gruppetto di persone stava silenziosamente guardando la TV. Riprovò con questa “tecnica” a sbirciare anche in altre case e in quelle precedenti e vide sempre la stessa scena: persone che erano occupate a guardare la TV, e che fra loro non si scambiavano parola, non si degnavano di uno sguardo. La vecchina era spaesata. Come avrebbe potuto stare in quella “città fantasma”, in cui tutti erano troppo occupati a guardare la TV? Passò qualche giorno dal suo arrivo e la vecchina non aveva mai incontrato nessuno, quando andava a fare passeggiate e usciva,ma era sempre l’unica forma di vita umana che si rallegrava all’aria aperta ed era davvero a suo agio. Dai giorni si passava alle settimane, ai mesi e la vecchina si rattristava sempre di più. Oltre ad amare i posti all’aperto, le piaceva molto anche la conversazione e ls compagnia; e ciò non le era possibile in quella città. Fu così che, decise di passare all’azione. Provò a bussare e ribussare alle porte dei cittadini ,migliaia e migliaia di volte, ma nessuno le veniva ad aprire. Provò allora ad intrufolarsi nelle case dalle finestre, ma provando a parlare con la gente nessuno la ascoltava, nessuno le dava retta. La vecchietta decise allora di provare per la prima volta a guardare la TV che, come prima impressione, le sembrò la cosa più inutile che fosse mai stata inventata. Quasi inorridita da quella nuova esperienza, decise di riprovare a farsi notare dai cittadini. Questa volta pensò a una soluzione semplice: convinse i bambini ad uscire e divertirsi senza TV, facendogli provare giochi di vario tipo. I bambini erano sorpresi da quella sensazione di divertimento che provavano, senza essere appiccicati davanti alla TV. Dopo aver sperimentato quel nuovo modo di passare il tempo, si distaccarono dall’abitudine di guardare sempre e solo la TV. La vecchina era contenta. Era riuscita a far capire ai bambini che la televisione non era tutto, ma le rimanevano gli adulti da convincere.Come poteva fare? Concordò con i bambini un piano per portar fuori di casa i genitori e gli altri adulti. Questi erano assolutamente contrari ad uscire di casa, ma alla fine si fecero convincere, perché in fondo erano i loro bambini a chiederglielo…
Appena furono fuori di casa, cambiarono umore, si sentirono diversi. E da quel giorno cominciarono ad uscire sempre, insieme ai bambini , perché la vecchina gli aveva fatto capire che il dialogo fra persone ela compagnia, sono molto più importanti del guardare la TV. La vecchina che non aveva mai visto la TV, rimase convinta della sua scelta, ma le altre persone cambiarono opinione e capirono valori importanti e la città non fu più la città fantasma di un tempo.