24/09/2008
Un giorno di maggio ero all’oratorio e il mio mister mi disse che a distanza di una settimana ci sarebbe stato un torneo di calcio e la mia squadra ne avrebbe fatto parte. Io ero il capitano ed il portiere. Arrivato il momento della partita, ero molto teso. Subito Federico fece due goal e vincemmo e io fui molto contento. Il sabato successivo vincemmo anche e il ricordo più bello è legato ad una parata che feci su un calcio di rigore. Vincemmo 1 a 0. Approdati in semifinale vincemmo anche quella, 3 a 0 con molta facilità. Ed eccoci in finale, ero tesissimo ed emozionato perché tra il pubblico c’erano mia mamma, mio padre e i genitori dei miei compagni di squadra. Iniziata la partita, all’improvviso un grido si alzò, erano i miei genitori e gli altri ad urlare il mio nome ed io mi sentii molto carico. All’improvviso Alex, che era della squadra avversaria, mi fece un tiro potentissimo, io sorpreso misi i pugni e con un salto raggiunsi la palla e la buttai fuori. Verso la fine, eravamo ancora in parità, Alex si avvicinò con la palla in area di rigore, interviene Federico e gli fa un fallo. L’arbitro assegnò il rigore. Tira Alex, io paro e e noi vincemmo il torneo.