25/09/2008
Era un bellissimo giorno d’estate, l’ultimo che ho passato in Romania. Faceva caldo ed il cielo era privo di nuvole, io ero andata dalla mia migliore amica, per accompagnarla al lavoro. Lei si chiama Mika è un po’ più alta di me, ha 19 anni è molto simpatica, divertente ma un po’ pazza; quest’ estate ha aperto un suo negozio dove lavora tutto il giorno. Quel giorno, il 31 Luglio 2008 avevo deciso di passarlo insieme a lei dato che avevamo trascorso poco tempo insieme. Quando sono arrivata a casa sua, ho trovato suo fratello Vali che mi aveva comunicato che lei se ne era già andata, molto gentilmente si era proposto di accompagnarmi lui da sua sorella. Vali è un ragazzo molto carino, è un po’ più alto di me, ha i capelli marrone scuro con i colpi di sole, ha gli occhi verdi e si veste in modo sportivo. Naturalmente ho accettato, perchè non volevo fare la strada da sola, dato che il negozio era abbastanza lontano, ma anche perché mi piaceva molto la sua compagnia e volevo conoscerlo meglio. Durante tutto il giorno ma specialmente durante il tragitto, ne sono capitate di tutti i colori!! Per cominciare, abbiamo incontrato dei vecchi amici, con cui Vali aveva litigato. Ci siamo fermati per un bel po’ di tempo e per Vali non è stato molto piacevole, però per accontentarmi è restato, anche se alla fine sono riusciti a litigare di nuovo. Ho fatto di tutto per non farli più litigare e ci sono riuscita, ma ho come l’impressione che se dovessero reincotrare, litigheranno di nuovo, spero di sbagliarmi, anche perché sono tutti miei amici e non posso dividermi per stare con tutti. Alla fine ho salutato gli altri e continuato la mia strada con Vali. Non abbiamo camminato per molto e ci siamo trovati davanti un gruppetto di cani, siamo passati davanti a loro senza nessun problema, ma era stato troppo facile, infatti, ci ha sorpassati una machina ed i cani hanno iniziato ad abbaiare ed a correrci dietro fino a raggiungerci. Hanno iniziato ad abbaiarci allora ci siamo messi a correre, né io né Vali abbiamo paura dei cani ma dato che erano in quattro abbiamo deciso di scappare. Dopo un po’ i cani si sono fermati e noi abbiamo potuto continuare il nostro tragitto, dopo aver ripreso un po’ di fiato. Per la strada, mentre io e Vali camminavamo tranquilli uno vicino all’altro, c’erano tutte le anziane signore che probabilmente non avevano altro da fare tutto il giorno che guardare tutte le persone che passavano; infatti ci hanno squadrati da testa a piedi e molto probabilmente ci parlavano dietro, Una signora ha avuto pure il coraggio di chiederci se io e Vali fossimo fidanzati. Vali le aveva risposto di si per vedere cosa avrebbero detto, ma non era così, lui però non sapeva che quelle signore conoscevano mia nonna e che magari poi glielo avrebbero detto, ma ormai era troppo tardi per rimediare, il danno era già fatto. Dopo aver salutato le signore ce ne siamo andati, mancava qualche metro per arrivare al negozio, ma ecco spuntare da dietro l’angolo il cugino di Vali, Matteo, era ubriaco e voleva che Vali gli desse i suoi soldi in modo da potersi comprare ancora da bere. Naturalmente Vali non glieli voleva dare, allora Matteo ha tirato un pugno a Vali, il quale non ha reagito. Io avrei voluto fare qualcosa, dividerli, ma non potevo, cioè potevo ma mi sarei beccata qualche pugno anche io e allora ho deciso di seguire Vali. Siamo corsi dentro al negozio e dopo aver salutato Mika le abbiamo chiesto di chiudere il negozio. Abbiamo fatto con calma dato che Matteo era ubriaco, non poteva neanche camminare bene, figuriamoci correre. Per poter uscire di nuovo fuori abbiamo aspettato che Matteo se ne andasse, ce n’è voluto un bel po’ di tempo, ma ci siamo divertiti un sacco, abbiamo ascoltato la musica, ballato e giocato. Quando ormai si era fatto abbastanza tardi e Matteo se ne era già andato via, abbiamo deciso di chiudere il negozio e di andare a casa di Mika e di Vali. Lungo la strada del ritorno il cielo stava iniziando a coprirsi di nuvole ma non sembrava una cosa minacciosa, e invece lo stava per diventare. Arrivati più o meno a metà percorso ha iniziato a piovere, noi abbiamo cominciato a camminare un po’ più velocemente, ma in meno di un minuto è venuto giù un temporale bruttissimo: faceva freddo e le gocce erano molto grandi. Consideriamo anche il fatto che a parte Vali che aveva i jeans e la maglietta corta, io e Mika indossavamo la canottiera e i pantaloncini corti e stavamo congelando. Eravamo molto lontani dal negozio e un po’ lontani dalla casa di Mika e Vali ma ci siamo messi a correre molto velocemente e in qualche minuto siamo arrivati, finalmente, a casa di Mika. Ci siamo subito cambiati ed asciugato i capelli, Mika ci aveva preparato una tazza di cioccolata calda, tutti e tre insieme ripensando all’impresa impossibile di arrivare in così poco tempo a casa, ci siamo fatti una bella risata, tra qualche starnuto. Siccome si era fatto molto tardi e io dovevo andare a dormire perché in quella notte sarei dovuta partire, ho salutato Mika e Vali e me ne sono andata a casa mia. E’ stata la migliore giornata che abbia passato in tutta la mia vacanza in Romania, ma non perché le altre siano state peggio, ma perché nonostante tutte le cose successe io ero felice, perchè ero insieme ai miei migliori amici.
Bogoslovu Iuliana Mariana 3°B 23/09/2008