I miei alunni

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E l’odio si trasformò in amicizia...

17/10/2012


  Trama: Sabrina e Luca sono compagni di classe, si sono sempre odiati pur conoscendosi dall’età di 3 anni...

Un giorno si trovarono in un bosco e l’unica possibilità che avevano di uscirne era collaborare...

Riusciranno Luca e Sabrina a superare le incomprensioni pur di tornare a casa? Nella lontana primavera del 1999, il 3 aprile, un gruppo di ragazzi della scuola secondaria “Leonardo Da Vinci”, delle classi 2^ B e 2^ D, decisero di andare in gita in un bosco…


Entrarono nel bosco e si diressero verso i campi da pallavolo e da calcio. Dopo aver disputato tornei entusiasmanti e stancanti, decisero di andare a riposare in un grande prato lì vicino, circondato da alberi e pieno di bellissimi fiori colorati… I professori decisero, dopo le richieste degli alunni, di farli giocare a nascondino. Parteciparono tutti, eccetto Sabrina, che preferiva leggersi un libro in tranquillità. Durante il gioco Luca si dimenticò che Sabrina era dietro un albero a leggere e perciò corse verso l’albero scelto da Sabrina, andandole addosso. Entrambi sbatterono la testa e svennero. Nel frattempo i professori richiamarono gli alunni e se ne andarono. Al loro risveglio Luca e Sabrina si trovarono da soli e impossibilitati ad uscire dal bosco, non avendo neanche una piantina di quello strano posto. Così iniziarono a litigare, urlare e ad insultarsi…<<E’ tutta colpa tua che mi sei venuto addosso!>> Disse Sabrina, infuriata. <<Ma io come facevo a sapere che eri dietro quell’albero, scusa?!>> Risposte Luca ,quasi dispiaciuto. <<Va beh, adesso non serve a nulla rimuginare, troviamo una soluzione ed anche alla svelta>> <<Ok, Sabrina… ma Tu hai qualche idea?>> <<A dire il vero no, ma aspetta un secondo… No, niente, niente>> disse la ragazza <<Cosa? Hai avuto delle idee?? Sputa il rospo!>> <<Avevo pensato che tutto questo finisse come nel libro che stavo leggendo…>> <<E come finiva il tuo libro?>> <<Non lo so… sai com’è mi sei venuto addosso. Ehi, aspetta un attimo, Dov’è il mio libro? Luca lo hai preso tu?>> <<Scherzi? Non mi permetterei mai! E poi siamo svenuti insieme, come avrei potuto?>> <<Hai ragione e quindi dov’è? Chi lo avrà preso? Ora non è questo l’importante, dobbiamo uscire da qui>> <<Lo so ma come facciamo?>> <<Non ne ho idea. Tu comincia a fare un giro vedi se trovi qualcuno, io intanto cerco il libro…>> Così Luca e Sabrina cercarono entrambi un modo per uscire dal bosco e dopo un’ora e mezza di perlustrazioni decisero di prendere il sentiero alla loro destra, non sapendo che era la strada che conduceva alla riserva di caccia… Camminarono e camminarono…Nel frattempo parlarono e scoprirono di avere molte passioni in comune, come ad esempio quelle per lo sport, la musica e la fotografia… Si chiesero come mai si fossero sempre odiati e non trovarono risposta. Intanto erano entrati nella riserva di caccia e, a loro insaputa, erano diventati i bersagli dei cacciatori. Sentirono degli spari e si spaventarono molto, non sapendo da dove provenissero. Poi, Luca notò dei bersagli su alcuni alberi e si insospettì, ma non disse nulla a Sabrina per non farla preoccupare; Notò anche in alcuni alberi dei piccoli fori, causati dai proiettili. Sabrina e Luca videro un persona di spalle e la ragazza iniziò a urlare: <<Siamo qui!!! Aiuto!!!>> Luca la fece tacere subito e dopo averla presa per il braccio iniziò a correre velocemente come una saetta… Dopo essersi allontanati, Sabrina disse: <<Ma sei pazzo, potevamo tornare a casa, quel ragazzo ci avrebbe salvati>> <<Dimmi Sabri... lo hai visto in volto?>>  <<No, ma cosa centra ?>> Disse lei… <<Siamo nella riserva di caccia e quello non era un semplice cacciatore, bensì una persona che aveva appena commesso un delitto! Pensando che avessimo assistito alla scena cercava di spararci. Non ci deve trovare. Ora so anche chi ha preso il libro. sScuramente è stato lui…>> <<Oh mamma! Ma a cosa gli serviva il mio libro?>> <<Sicuramente il libro si sarà macchiato di sangue durante l’omicidio e non voleva che ci insospettissimo. Tutto ciò è successo mentre noi eravamo svenuti e accostati all’albero>> <<Ma quindi… che facciamo adesso?>> Chiese la ragazza disperata… <<Prima mentre tu urlavi al ’omicida io ho trovato una grande pietra, per fortuna che me la sono portata dietro, Potremmo arrampicarci su un albero e lanciargli la pietra in testa quando passa, che ne dici??>> <<Non so, ho un po’ paura, se lo mancassimo? E se ci vedesse? In quel caso passeremmo un brutto guaio, non voglio neanche pensarci…>> <<Ascolta, noi ci siamo sempre odiati, ora stiamo iniziando a conoscerci e in effetti secondo me siamo sempre stati amici, anche se avevamo un modo strano di dimostrarcelo. Ci siamo sempre aiutati nelle occasioni di bisogno. Io mi fido di te, ma tu? Ti ricordo che questa è l’unica possibilità che abbiamo di salvarci le penne…. Allora? Che ne pensi? Ti fidi?>> <<Mi hai convinto, tanto se non ci provassimo, faremmo comunque una brutta fine, tanto vale tentare… Ok mi fido!>> Iniziarono a prepararsi e Sabrina salì su un albero fitto e alto, mentre Luca le passò la pietra e poi salì anche lui. Luca fece un fischio acutissimo, nel tentativo di chiamare il cacciatore… ci riuscì. Questi arrivò con passo felpato e senza fare rumore, si guardo intorno ma non vide nessuno. Poi Sabrina fece muovere la pietra e provocò un flebile rumore. Il cacciatore alzò gli occhi e in quel momento i due ragazzi scaraventarono giù la pietra che, però, non fece svenire il cacciatore, ma lo allontanò dal suo fucile e perciò i due ragazzi furono costretti a trovare in fretta un altra tattica soluzione. Così Sabrina urlò:<< tienimi le mani>> <<Che vuoi fare?>>disse Luca <<Fallo e basta!! Ti fidi di me?>> <<D’accordo>> Luca tenne Sabrina per le mani e lei, prendendo un po’ di slancio, diede un calcio dietro la nuca al cacciatore che si accasciò svenuto. I due ragazzi scesero e frugando nelle tasche del cacciatore trovarono il libro di Sabrina e un telefono cellulare, con cui chiamarono i professori che andarono subito a riprenderli…. <<Ce l’abbiamo fatta Luca, ci siamo riusciti; siamo riusciti a far svenire il cacciatore ma soprattutto, ora, ognuno ha fiducia nell’altro…>> Disse lei, abbracciandolo… <<Hai ragione!>> le rispose Luca << Ce l’abbiamo fatta!>>

Da allora fra i due nacque una profonda e sincera amicizia che durò per molto tempo.


 

E. D’Amato - C. Rovedoni - A. Puorto - G. Cacciatore - classe 2^ B_Media_"Verdi"_Corsico (MI)

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