23/10/2012
Tutto iniziò da mia sorella Silvia, un’adolescente sedicenne. Lei era alta, un po’ grassottella, con qualche brufolo in viso, ma pur sempre carina, con dei bei capelli castani e stupendi occhi verdi. Il suo unico difetto era il carattere: un’arpia, vanitosa, presuntuosa e allo stesso tempo assai riservata; per questo non andavamo d’accordo. Pur essendo poco avvenente aveva un fidanzato ma non me l’aveva mai presentato, perché diceva che ero troppo piccola, anche se avevo 14 anni. Un giorno, io e le mie amiche, stavamo andando a scuola quando, ho visto qualcuno che ci spiava da dietro una siepe. Non l’avevo mai visto, ma mi sembrava familiare. Mi sono spaventata e fermata allo stesso tempo. Le mie amiche mi hanno chiesto cosa fosse successo e io non gli ho risposto, perché non volevo che mi prendessero per pazza . A quel punto Marika, la mia migliore amica, mi ha preso per il braccio e trascinata da loro. Arrivati a scuola, durante la ricreazione, ho rivisto quel ragazzo. Era entrato nella mia classe per chiedere una cosa alla professoressa quando mi sono accorta che mi stava fissando. Avevo paura. Per fortuna mi ha salvato la campanella. Poi ho ripreso normalmente le lezioni. Il giorno dopo l’ho rivisto in mensa ed avevo capito, mi stava seguendo, ma non ne comprendevo loscopo. Subito dopo, un po’ preoccupata, ho preso il vassoio sul quale avevo appena appoggiato il mio primo. Non ho fatto in tempo a girarmi che mi sono scontrata contro un ragazzo, subito gli ho chiesto scusa senza vedere chi fosse. Poi mi sono girata e ho visto lui, quello che mi seguiva da un po’. Tremavo dalla paura. Siamo rimasti fermi a guardarci per 2 minuti circa, poi gli ho chiesto: "è forse questo il modo di camminare in mensa?" e lui ha risposto: "scusami, comunque io sono Lorenzo! e tu?" ha detto. "Io sono Anna, Anna Rossicci...Perchè mi segui?"e lui"Ti sbagli... aspetta...aspetta...come fai di cognome?" e io, spaventata, "Ro-Ros-sic-ci" e lui: "come?!" e io:"Rossicci!". Lorenzo ha detto: "Che strano! anche la mia fidanzata si chiama Rossicci!" e io: "Sarà solo una coincidenza". Dopo è arrivata la prof. che mi ha detto di rientrare in classe. Tornata a casa ho ripensato a quello che mi aveva detto Lorenzo e ho ripensato anche a quella frase, in particolare: "anche la mia fidanzata si chiama Rossicci." Che strano, anche mia sorella ha un ragazzo e lei ovviamente si chiama Rossicci. Il giorno successivo ho rincontrato Lorenzo e ci siamo fermati a parlare. Io gli ho detto: “come si chiama la tua ragazza ?" e lui: " Rossicci!!! e io: "babbo, intendo di nome..." lui: "oooo scusa comunque, Silvia" io sorpresa gli ho risposto: "ma ne sei sicuro?" e lui... "saprò come si chiama la mia fidanzata! perchè me lo chiedi?" "perchè mia sorella si chiama proprio così...oooooo...tu devi essere il suo ragazzo, quello che non mi ha mai presentato!!!" e Lorenzo: "no, ti sbagli ancora una volta, Silvia mi ha detto di non aver né sorelle, né fratelli...insomma che è figlia unica!! "ma proprio in quel momento è arrivata Silvia e io ho fatto finta di niente: "ciao Silvia!!!" e lei mi ha risposto in un modo inaspettato: "chi sei?" eh? come chi sono!? tua sorella Anna!" "no, non è vero! Lorenzo non crederle...te l’ho detto che sono figlia unica!" ma Lorenzo non ha detto nulla. La conversazione tra me e mia sorella è finita lì, mentre Lorenzo è restato con me, dicendomi: "allora sei tu la bugiarda!" ma io subito ho ribattuto senza neanche avergli dato il tempo di finire la frase..."no, ti giuro! sono sua sorella e te lo proverò...ho già un piano! Quando torniamo a casa tu seguici e vedrai che entreremo nello stesso palazzo..." "questo non prova niente, - disse Lorenzo - chi mi dice che entrerete nella stessa casa?" Ma io gli ho risposto di fidarsi di me, e lui lo fece. In quel preciso istante le mie guance erano diventate tutte rosse e mi sono commossa. Finita la scuola, Lorenzo ha fatto quello che gli avevo chiesto...ci ha seguite ed ha visto che siamo entrate nello stesso palazzo. Allora gli ho fatto segno e lui mi ha fatto un cenno con la testa, come per dire: ti credo; mi ha creduto anche se non ci aveva visto entrare nella stessa casa...ovviamente io e Silvia abbiamo litigato per quello che era successo a scuola...ma l’ho avuta vinta io.. Poco dopo Lorenzo mandò un messaggino a Silvia con su scritt: “ti lascio...non posso credere che non mi abbia detto di avere una sorella e tanto meno più carina di te...mi dispiace...tutto ha una conseguenza e la nostra storia finisce qui”. Ne fui felice. Il giorno dopo Lorenzo ed io ci siamo rincontrati e senza dirci una parola...ci siamo guardati negli occhi e dopo cabbracciati forte forte... DA QUEL MOMENTO ABBIAMO CAPITO CHE QUELLO SAREBBE STATO L’INIZIO DI UNA MAGNIFICA AMICIZIA.