30/10/2012
Ieri ho conosciuto Mark. Ero molto emozionata e sin da subito ho capito che sarebbe stato il mio migliore amico. Ah... stavo quasi dimenticando... io mi chiamo Jennifer, per gli amici Jenny, ho 17 anni e vivo in California. Mark è anche californiano, con gli occhi verdi e i capelli neri, alto e magro.
Come avevo preventivato, Mark è diventato il mio migliore amico ed anche la mia carriera è andata bene; grazie al superamento di un concorso di matematica, ho vinto una borsa di studio a Madrid. Ne fui particolarmente felice tanto che non vedevo l’ora di partire, il 15 Gennaio. Oltre a questa bella notizia ce n’era anche una brutta, se decidevo di accettare quella opportunità, mi sarei allontanata da Mark; e la cosa mi rattristava tanto, perché ne ero diventata la migliore amica. Però l’opportunità spagnola non era da lasciar scappare. Ci ho pensato giorno e notte per una settimana, alla fine ho deciso di partire.
Non sapevo come dirlo a Mark. Il giorno dopo sono andata a casa sua e gli ho parlato. Purtroppo Mark si arrabbiò. Io me ne sono andata di corsa piangendo, perché anche se mi aspettavo che si arrabbiasse, speravo mi capisse. Il giorno successivo mi sono recata per una visita di controllo. Purtroppo vi un responso medico non felice: dermatite atopica, una malattia che fa seccare la pelle in vari punti del corpo e in vari periodi.
Quando il dottore pronunciò quelle parole mi sono sentita perduta. Io e il mio ex migliore amico, ormai, non ci parlavamo più da un po’. Arrivato il giorno della partenza, Mark non c’era. Improvvisamente, poco prima della partenza del treno, viene comunicato un guasto del treno e la partenza viene rimandata di due giorni. Sono stata felice, perché almeno avrei potuto sistemare le cose con Mark. Recatami a casa di Mark siamo riusciti a riappacificarci. Arrivato il giorno della partenza, stavolta ci stava anche lui alla stazione ed approfittai per dirgli della mia malattia. Inaspettatamente lui scappò via senza salutarmi. Sono partita e arrivata a Madrid. La borsa di studio sarebbe durata 3 anni. Erano trascorsi cinque mesi durante i quali ho inviato diverse lettere a Mark, senza mai ottenere risposta.
Dopo un anno e mezzo, alla mia porta, si presentò Mark, in mano aveva una boccetta con dentro un liquido rosso. Gli chiesi cosa avesse in mano e lui, sorridente, mi rispose che era la cura alla mia malattia. Dopo averla presa e seguendola, ho notato in breve tempo degli effetti curativi: la mia pelle stava ritornando “normale”.
Io e Mark abbiamo rinsaldato la nostra amicizia, ma non rimase solo amicizia, perché poi si trasformò in amore; e ci siamo fidanzati. E successivamente ci siamo trasferiti a Los Angeles.