20/03/2013
Era un bellissimo giorno, nella città di Brooklyn, sole splendente, nemmeno una nuvola in cielo. Edward, un tipo alla buona, alto e magro, con i capelli castani e gli occhi azzurri, stava giocando con la palla davanti a casa con i suoi amici: Frank, Bob , Tom e Taiss ( beata tra gli uomini ). Tutto ebbe inizio... casualmente, giocando, la palla finì nel giardino del signore Oshinpun. In quella casa si diceva che abitassero spiriti, fantasmi, ma soprattutto creature molto cattive, che custodivano l’anima del vecchio Oshinpun. Infatti, dopo la morte dei due coniugi, non ci abitava più nessuno. Noi, però, dovevano andare a recuperare la palla, perché era originale e firmata da tutti i giocatori della squadra del cuore. Siccome nessuno voleva andarci, si tirò a sorte ed uscì Edward, che si dimostrò molto impaurito. Edward si fece coraggio e andò. Mentre si avvicinava alla palla, questa sembrava quasi scappare; senza accorgersene, arrivò alla porta. La palla ormai era dentro, quindi doveva entrarci per forza.
Ebbe subito l’ impressione che la casa fosse come quella dei film horror: piena di ragnatele, ratti, ragni e demoni. La palla era finita in cantina. Edward ci entrò e trovò un vecchio diario, scritto da un filosofo rumeno. Sulla copertina c’era scritto:
Daca tu o sa citasti spiritul o sa vina, casa se duca trebe sa il omori . Per fortuna aveva il suo smartphone e tradusse il testo: “Se tu leggerai, lo spirito invocherai, per scacciarlo ammazzarlo dovrai.” Edward, spaventato, uscì e andò a chiamare i suoi amici. Liconvinse ad entrare, lì portò in cantina e gli fece vedere il diario. Allora collaborando, tolsero l’anima da quel vecchio scrigno. Vi fu un momento di suspance e … un secondo dopo si trovarono al buio, circondati da spiriti… unendo le loro forze iniziarono a “ combattere “, erano cinque spiriti però uno era il doppio degli altri. E per sconfiggerli bisognava buttargli addosso una polvere contenente del bronzo e poi, una volta stecchiti, infilzarli con una spada. Il tutto fu abbastanza semplice, fino a quando dovettero buttare addosso la polvere. A quel punto decisero che ognuno avrebbe tenuta una minima quantità della polvere rimasta e, chi si fosse trovato più vicino, l’avrebbe lanciata. Il piano ebbe successo. Fu proprio Edward a sconfiggere quel maledetto spirito. Subito dopo la casa si trasformò: bella, fiorita, pulita, insomma perfetta. Da quel giorno la casa divenne il rifugio segreto di Edward e dei suoi amici.