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Una nuova avventura...

20/03/2013


Eccola quella foto, mi ricordavo tutto, come se fosse stato ieri... Avevo circa diciassette anni quel giorno, indossavo un vestito rosso con un copri spalle bianco, un paio di ballerine oro e i miei gioielli preferiti in occasione del mio primo appuntamento con Marco. Mi piaceva, ne ero sicura, ma non sapevo se anche lui ricambiasse il mio stesso sentimento. Era perfetto, alto, capelli neri, occhi scuri, carnagione abbastanza scura, corporatura robusta e soprattutto molto simpatico. Aveva diciannove anni. Ci incontrammo per la prima volta al parco. Stavo camminando, ad un tratto inciampai su un sasso e lui corse verso di me per aiutarmi a rialzarmi. "Ti sei fatta male?" mi disse

"No...no comunque grazie!" 
" Come ti chiami?"
"Alessia e tu?"gli chiesi
"Marco. potrei offrirti un gelato?" mi chiese sorridendo
"Va bene, grazie".
Ci sedemmo nel primo tavolo libero che trovammo, mi raccontò un po’ della sua vita e io della mia; rimanemmo a parlare per ore e ore con dei brevi momenti in cui ci fissavamo solo negli occhi. A un certo punto mi alzai e dissi: "Mi sono divertita molto con te, ma adesso è tardi e vado..." e senza neanche farmi finire la frase mi interruppe dicendomi: "Ti accompagno io se vuoi" "Va bene grazie, andiamo" Quando arrivammo era tardi, ci salutammo con un semplice ciao e lo ringraziai. 
Per una settimana andai tutti i giorni al parco ma lui non c’era. Il venerdì seguente, come tutte le mattine, mentre aspettavo l’autobus per andare a scuola, lo vidi e lo salutai, lui ricambiò e mi chiese quale autobus dovessi prendere.

Io il 325 e tu ?”

Oh che coincidenza!” lo aveva detto apposta, si vedeva che non doveva realmente prendere quella linea.

Gli chiesi il numero di telefono e lui mi chiese il mio.

Il mio è 345298150 ” gli dissi “ e il tuo?”

Il mio è 372583964” .

Arrivò l’autobus e mentre cercavamo posto mi chiese se sabato sera fossi stata libera. Ci pensai un attimo e annuii, sorridendo. Poi disse:

Allora passo a prenderti verso le 21, va bene?”

Ok , allora ti aspetto, ciao” gli risposi, scendendo dall’autobus.

Quel ’atteso momento arrivò e lui suonò il campanello.

Senza aspettare un minuto di più presi la borsa correndo e prima di uscire urlai “ Mamma , io esco!” e senza aspettare una risposta uscii.

Eccolo là, ad aspettarmi, con la sua macchina.

Lui mi disse:

Sei bellissima”.

Grazie, anche tu” gli dissi, mentre lo guardavo negli occhi.

Andammo al ristorante e rimanemmo lì per due ore circa.

Era tardi quando rientrammo. E lui mi accompagnò fino alla porta, dove un bacio interruppe il mio “buonanotte”.

In quel momento sentii la porta di casa mia aprirsi e il braccio di mia mamma che mi tirava.

Non aspettò neanche che lo salutassi.

Mi urlò contro dicendomi che non era il ragazzo giusto per me, era troppo grande e credeva che fosse solo un amico, e infine aggiunse: “ Mi hai delusa!” e sbatté la porta.

Avevo diciassette anni ormai, ero abbastanza grande e matura per pensare alla mia vita, non volevo più essere trattata come una bambina di due anni, allora decisi di mandare un messaggio a Marco con scritto :

Mi dispiace per prima…” lui mi rispose

Ok, non ti preoccupare, però io voglio stare con te…!”

Lo so anche io, scappiamo lontano da qua…”

Presi una borsa, una qualsiasi, misi tutto quello che secondo me era indispensabile.

Gli mandai un messaggio:

Io sono pronta ,quando sarai sotto casa mandami un messaggio che scendo”.

Mi arrivò un messaggio dopo circa cinque minuti:

Eccomi”

Io scesi subito cercando di fare meno rumore possibile.

Mi stava aspettando; corsi da lui, lo abbracciai, salii in macchina e partimmo, destinazione Londra, volevamo cominciare una nuova vita.

Il viaggio fino all’aeroporto durò circa mezz’ora, lasciammo la macchina in un parcheggio qualunque e partimmo subito.

Per me era una cosa strana, non ne ero neanche sicura, però sarebbe stato sicuramente meglio.

Passarono due anni, trovai un lavoro, una casa e ci sposammo.

Ormai era una nuova avventura...

 

 

 

L. Lovati - F. Luschakay - classe 2^ B_Media_"Verdi"_Corsico_(MI)

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