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Il camionista

07/10/2013


 

Era venerdì 13 quando ricevetti una telefonata dalla polizia locale, che mi avvisò di un incidente in cui una ragazza di 19 anni era stata investita da un camion.
Il giorno stesso mi recai
sul luogo del dell’accaduto per capire quanto era successo.
Arrivato lì, potevo solo vedere il braccio del cadavere che stava sotto il camion,
che era circondato da poliziotti che interrogavano i testimoni.
Molti passanti si fermavano a guardare.
Mentre mi recavo verso il camion per trovare qualche prova, mi colpì molto l’espressione del camionista, il quale non sembrava affatto preoccupato.
Arrivato al camion, cercai di trovare delle prove senza toccare niente.
Con la coda dell’occhio mi accorsi che il pedale dei freni mancava.
Non sembrava essersi rotto accidentalmente, ma che qualcuno lo avesse staccato apposta. E mentre mi guardavo intorn
o, vidi proprio il pedale sotto il sedile dell’autista.
Andai da Robert, il camionista, e
gli chiesi se gli era possibile rispondere ad alcune mie domande:
-"Sì,certo, mi dica."
-"Cos’è successo?"
Gli chiesi con aria sospettosa. Mi guardò per qualche secondo e disse, abbassando gli ochhi:" sono appena tornato da un lungo viaggio, la ragazza stava correndo... ho cercato di frenare, ma è stato impossibile"."E come può spiegare che il pedale dei freni è sotto il suo sedile?". "E’ stato un incidente, mentre ccercavo di frenare si è rotto". "Bene, signor Robert, grazie mille". Era l’una del mattino e tornai a casa.
Il mattino seguente mi chiamarono perchè, un certo Philip Williams, voleva parlarmi.
"Buongiorno" mi sedetti dietro la scrivania con Philip davanti che mi guardava con due grandi occhi.
"Buongiorno, signor Rossi, ieri ho assistito alla tragica morte della povera ragazza". "Si, mi dica tutto quella sa".
"Allora, ieri era il compleanno di mio nipote e la festa è durata fino a tardi. Mentre tornavo a casa vidi questo camion fermo, con le luci accese. La ragazza, purtroppo, era già stata investita. Però, prima di chiamare la polizia e l’ ambulanza,
guardai il camionista che stava dando un sacco a un altro uomo".
"Mi saprebbe dire com’era questo uomo?".
"Purtroppo le luci del camion mi hano impedito di identificarne il viso; posso solo dirle che c’era qualcuno dietro la portiera dell’autista... Dopo questo avvisai subito la polizia".
"Grazie tante signor Williams, ci è stato di gran
de aiuto".
"Non ho finito, il sacco era bucato e da quanto ho potuto vedere è caduto qualcosa. Con questo ho concluso".
"Venga con me". Sal
ii subito in macchina e con me venne anche Philip.
Arrivati
sul luogo dell’incidente, gli chiesi di indicarmi il luogo in cui era stato fatto quello scambio.
Mi indicò la sinistra, andai là e cercai in tutti i punti possibili, finchè non trovai un sacchetino minuscolo con dentro della droga.
Il camion, ovviamente, era stato lasciato lì, non avevano spostato niente.
Sotto la gomma del camion c’era un coltello tutto insanguinato. Era tutto chiaro. Chiamai Robert, il camionista, che mi raggiunse poi in ufficio.
Tirai fuori un sacchettino, in cui c’erano il coltello e la droga. "Questi li riconosci?".
"No, signore, non so di cosa stiate parlando..." disse, fissando il coltello.
"Sei sicuro? Perchè io invece so tutto!
La ragazza
era là mentre tu stavi semerciando droga. Quando hai visto la ragazza che ti stava spiando, ovviamente per paura che dicesse tutto alla polizia, l’ hai uccisa con questo coltello".
"E come mai allora la ragazza era sotto al camion?", disse con voce decisa.
"Semplice per far si che tutto ciò sembrasse un incidente, l’avete messa sotto tu e il tuo amichetto, che ha smontato il pedale dei freni. Infatti, se noti, il camion davanti, non è sporco di sangue. Poco intelligente, non credi?".
"Voi non avete le prove!".
"Queste e le tue impronte digitali dicono tutto."


Robert venne arrestato e costretto a confessare dove
era diretta quella droga.

F. Lushakaj - M. Mosca - M. Pruneanu_ classe 3^ B

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