11/05/2014
Un’anziana e ricca signora di nome Gloria vive in una villa molto grande.
Un giorno, un suo amico, andò a trovarla per sapere come stesse, ma lei non immaginava che lui fosse andato solo per mettere una bomba. Durante una conversazione l’amico, Francesco, chiese di andare in bagno, si chiuse e piazzo la bomba dietro la porta; così, quando la signora avrebbe aperta la porta, la bomba sarebbe esplosa.
L’amico disse all’anziana che aveva un impegno urgente, e se ne andò, salutandola, frettolosamente.
La sera, di quello stesso giorno, Gloria andò in bagno, aprì la porta e la bomba esplose, provocando un botto che si sentì in tutto il quartiere. I vicini, immediatamente, chiamarono la polizia.
Dopo 10 minuti arrivarono le volanti, trovando il corpo della signora Gloria, ormai carbonizzato.
La polizia iniziò subito le indagini, interrogando il vicino.
Quest’ultimo riferì di aver visto scappare dall’abitazione della signora Gloria, in tutta fretta, Francesco, che aveva con sé una catenina in mano che, poi, buttò nel cestino di fronte alla casa (perché Francesco si era accorto che il vicino lo stava guardando).
La polizia si avviò subito al cestino, dove trovò quella catenina; che fu portata in laboratorio per sottoporla alle analisi.
Furono rilevate le impronte digitali del killer, che era già negli schedari della polizia:
Nome: Francesco
Cognome: Rossi
Indirizzo: Via Fiume (MI) 12
Data di nascita: 17 ottobre 1977.
La polizia andò a cercarlo nel luogo in cui viveva, ma non lo trovò, perchè Francesco Rossi si era nascosto; fece entrare i poliziotti e poi li chiuse dentro, scappando.
I poliziotti sfondarono la porta e iniziarono l’inseguimento: macchine a folle velocità per le strade. Francesco Rossi, accelerando, si vide frontalmente un camion, per evitarlo, si schiantò contro un palo, morendo sul colpo.
Dopo un anno la villa della signora Gloria venne ristrutturata e lì, fu anche realizzato un mausoleo in cui fu tumulato il corpo dell’anziana donna. Tutta il suo patrimonio venne ereditato da sua figlia.