05/11/2014
Un ragazzo, troppo sicuro di sé, pensava che al mondo non esistesse nessuno migliore di lui.Per questo trovava giusto offendere tutti quelli un po’ “sfigati”,ma non solo quello...
Lui era contento quando vedeva ragazzi che ci rimanevano male ai suoi scherzi. Questo comportamento, ovviamente, portò il superbo a rimanere isolato. Questa situazione durò un po’ di anni quando, un ragazzino di prima media, venne offeso per l’ennesima volta; si stufò e urlò: “basta! Non ce la faccio più, anzi non ce la facciamo più dei tuoi scherzi, tanto sono sempre gli stessi. Non ingannerai più nessuno!”. L’urlo richiamò tutti quelli che erano stati presi in giro, (tra cui anche il preside, attraverso uno scherzo). Fu così che, il preside prese in mano la situazione, ascoltò tutte le vittime. Un bel giorno, il superbo stava camminando lungo il corridoio della scuola quando, non vedendo una buccia di banana, scivolò e cascò su un secchio pieno d’acqua sporca. E tutti: “ahahahah, avete visto, è cascato come un salame. Guardate, è tutto sporco e bagnato. Questa volta è capitato a te”. Il superbo arrossì e si sentì umiliato. Da quel giorno non derise più nessuno, perché lui stesso aveva provato come ci si sentiva ad essere vittima di uno scherzo. E soprattutto, si rese conto che, agendo senza riflettere, ci si guadagna le risate del prossimo.