17/03/2015
Quattro ragazzi quattordicenni, di nome Jack, Tom, Francesca e Stefania costituivano un gruppo molto unito. Erano molto diversi per carattere e personalità. Jack era simpatico, coraggioso, magro, occhi azzurri, capelli marroni, molto agile, statura normale. Tom era intelligente, simpatico, timido, basso, magro, occhi marroni, capelli neri. Francesca anche lei simpatica, divertente, coraggiosa, magra, occhi verdi, capelli lunghi e biondi, molto agile. Stefania era simpatica, coraggiosa, capelli neri, occhi marroni, alta, magra. Il 6 maggio, dopo la scuola, i ragazzi s’erano incontrati in biblioteca per studiare e dentro il libro trovarono la mappa per “L’isola del tesoro”. Lo stesso giorno corsero a casa a preparare gli zaini (ma di nascosto perché i genitori non li avrebbero fatti andare). Dentro ci misero panini, frutta, acqua e una tenda da campeggio. Quando calò la notte i ragazzi scapparono di casa e si incontrarono al porto dove avevano noleggiato una barca e subito salparono. Partirono nel bel mezzo di una tempesta e man mano che si avvicinavano all’ isola, la tempesta divenne sempre più intensa: l’ acqua cadeva a secchiate, onde gigantesche e i tuoni rombanti. Ad un tratto un’onda enorme ribaltò la barca. Caddero in acqua. Si affidarono solo alle loro forze e nuotarono per delle ore, finchè non si ritrovarono su una spiaggia. Davanti a loro videro una foresta e vi si addentrarono, per esplorarla. Giunti al centro dell’isola videro un tempio; era fatto di pietra, molto grande, buio e diroccato. Non appena entrati avvertirono puzza di marcio ed avvistarono un tesoro. Ma da diverse porte laterali sbucarono delle mummie che li attaccarono. Una di quelle mummie teneva gelosamente in mano una chiave. Jack gliela strappò e per non farsela prendere inizio a passarla agli altri compagni d’avventura. Tom si ritrovò la chiave in mano, allora, Jack urlò: “apri il forziere. Tom corse verso forziere e lo aprì. Dopo qualche secondo una luce abbagliante si scagliò sulle mummie che andarono completamente a fuoco. Francesca e Stefania presero il forziere e lo portarono fuori dal tempio; proprio in quel momento si accorsero che il tempio stava per crollare. Una volta usciti era già notte. Ripresero velocemente la barca e rientrarono da dove erano partiti.