27/02/2017
C’era una una ragazza di nome Barbarossa che, dopo un lungo cammino, si stancò e si nascose nel bagno della casa di Pollicino. Spaventata dal riflesso che vide nello specchio, si nascose sotto il lavandino, capì che sarebbe dovuta cambiare; infatti, nel riflesso aveva visto se stessa: ”un omone pelato e barbuto, pieno di peli come Seed dell’era glaciale”. Dopo un cambiamento radicale a base di mascara e rossetti rosa fluo decise di cucire una coperta e un cappellino di colore rosso acceso. Da quel giorno si fece chiamare cappuccetto Rosso. Quello stesso giorno incontrò Pollicino, che le disse:
P- oh uuaglio’, che ce fai qui!
C- hey tesò, ma chi te conosce?
P- ma che ce fai tu qui in sta’ favola?
C- eh bho, me so’ fatta un giro e so’ apparsa qua, comunque me chiamo Cappuccetto Rosso.
P- io so’ Pollicino, piacere!
C- ma cosa vuoi da me?
P- te voglio fa’ vede’ na’ cosa.
C- va be’ tanto non ce sta’ niente a fa’
P- oke!
Pollicino e Cappuccetto Rosso si recarono presso un laghetto, dove lui avrebbe voluto riprendersi la sua coperta. Dopo fecero una nuotata e, uscendo dall’acqua, Pollicino stava per prendere la coperta quando, si accorse che le papere avevano mangiato i pezzi di pane, quindi rimasero bloccati in quel luogo, dove costruirono una casa sull’albero e vissero per sempre insieme, ma come amici.