09/01/2018
In una villa lussuosa abitava Biancaneve, sempre attorniata dalle sue guardie del corpo, che avevano ricevuto dal padre, sempre in viaggio, il compito di proteggerla. Una mattina Biancaneve andò a fare shopping, perché di sera sarebbe dovuta andare in discoteca con le sue amiche. Lei era determinata e voleva assolutamente conquistare il suo amato che era il proprietario della discoteca. Si truccò, indossò il vestito che aveva comprato e si incamminò verso la discoteca. Una volta arrivata, si mise a ballare con le sue amiche, tra cui c’era Genoveffa, da sempre gelosa di lei. Genoveffa le disse che sarebbe andata a prendere dei drink per tutte, mentre Biancaneve né approfittò per andare a trovare il suo “amato”. Genoveffa intanto si mise nel suo drink una pozione che servì a farla apparire irresistibile agli occhi del proprietario. Una volta raggiunta Biancaneve iniziarono a parlare, e la pozione fece effetto; e il proprietario si innamorò di Genoveffa. Biancaneve, compreso l'inganno dell'amica, iniziò a piangere, scappando via.
Il giorno dopo, Biancaneve, distrutta, non esitò un secondo a fargliela pagare, provando a riconquistare il suo amato. Chiese aiuto alle sue guardie, che conoscevano tutto della sua vita, e loro le consigliarono di andare a interrogare il computer supermega intelligente (cpu). Il computer dopo tante elaborazioni, le consigliò di metter sulle labbra, prima di baciare l’amato, un rossetto magico. Biancaneve eseguì il consiglio del CPU e andò in discoteca. Dopo tante chiacchere baciò il proprietario e l'incantesimo della pozione si spezzò. Allora il proprietario capì di essere innamorato di Biancaneve e di essere stato vittima di un incantesimo orchestrato da Genoveffa, che fu arrestata. Quindi si celebrò il matrimonio con Biancaneve e i due vissero felici e contenti.