17/01/2019
Il professor Dibitonto, era un uomo basso e tozzo con un occhio verso destra e l’altro rivolto verso l’alto, un naso grosso e curvo e le orecchie a sventola. Dibitonto insegnava Fisica nella Fantozzi school.
Una mattina il prof. si svegliò in ritardo e mangiò una banana con molta fretta, dopo averla finita ne gettò la buccia per terra. Lavatosi i denti, prese il suo zaino sempre e scappò alla fermata dell’autobus quando, si sentì capitombolare in terra, prendendo una botta al sedere e sbattendo contro il pomello della porta, facendosi un bel bernoccolo tra i due occhi, facendolo sembrare un terzo occhio.
Dolorante, uscì da casa dirigendosi verso la fermata dell’autobus, ma cadde in una pozzanghera, sporcandosi di fango. Finalmente giunse alla tanto agognata fermata. Ma l’autobus non arrivò, perché era già passato. Ed era già molto, ma molto in ritardo, Attese e prese l’altro autobus, ma non aveva il biglietto, ovviamente i controllori salirono, e fu in quel momento che partì l’inseguiment. Dibitonto iniziò a correre ma considerando il suo peso, era lento e i controllori lo raggiunsero, facendogli la multa. E dopo mille peripezie riuscì ad arrivare a scuola.
1^ ORA Classe 2B.
Il prof entra, la classe stranamente, era calma e tranquilla. Il prof. iniziò a fare lezione normalmente. Assegnò un esercizio da fare al momento, ma fu proprio quando fece per alzarsi che, si ritrovò in mutande, perché c’era della colla sulla sedia. Tutti esclamarono: ”Wow che belle le mutande con gli unicorni!!”
Il prof. imbarazzato uscì dall’aula, ma per fortuna suonò la campana. Riuscì a malapena a scappare dagli alunni e arrivare in bidelleria dove trovò tra gli oggetti smarriti una semplice gonna scozzese.
2’ ORA Classe 5F
Dibitonto aveva voglia di interrogare, guardando sul registro decise di chiamare Gaia che, ovviamente, non aveva studiato. Dopo una lunga e difficile interrogazione il prof disse:
“ mmm… la prossima… Domenica”
Tutti protestarono: ”Ma prof. Ma non siamo a scuola”
Il prof. rispose: ” Ma no… Domenica…” Nessuno si alzò e il prof. si arrabbiò, uscendo dalla classe e andandosene.
3’ ORA Classe 3C
Inizia a spiegare la forza di gravità, con tutte le sue strane regole e cose complicate.
Mentre faceva un esempio cadde a terra e si fece male prendendo un bella botta sul braccio. Anche stavolta, imbestialito, uscì dalla classe.
4’ORA BUCA
Il professor Dibitonto aveva la gola secca e andò alle macchinette, per prendersi un decaffeinato, con cinque zollette di zucchero come al solito. Non appena scelse il tipo di caffè la macchinetta iniziò a spruzzare decaffeinato dappertutto. Il prof si sporcò, ma dopo la macchina riprese funzionare come se non fosse successo niente. Dibitonto camminava vittorioso lungo il corridoio, quando passò gli passò a fianco il preside; subito iniziò a sorridere, ma il preside gli andò contro, rovesciandogli il caffè in faccia. Il preside esclamò:” Dibitontooooooo!! Guardi dove cammina!!”
Subito il professor si scusò e scappò via, andando a rannicchiarsi nello sgabuzzino del bidello. Ma la giornata non era ancora finita. Mancava il corso pomeridiano di Fisica, con i ragazzi del quinto anno, quelli da lui più temuti, i “bulli” della scuola, i più grandi, i più forti.
Il corso sarebbe iniziato solo dopo la mensa. Il prof. si era portato un bel panino con
tonno, maionese, pomodoro, insalata e salsa piccante.
Era lì pronto a mangiare il suo enorme panino quando, all’improvviso, arrivò Abba con la sua gang di affamati scrocconi, che iniziò a mangiarsi quel panino.
I corsi stavano per iniziare quando arrivò il preside e vide il professor Dibitonto sculacciare Abba, il capo della gang; il preside arrabbiato nero, prese il prof dall’orecchio e lo portò fuori tirandogli un calcio dove non batte il sole, facendolo cadere in una pozzanghera e dicendogli:
“ Sei licenziato!”
Il prof. Dibitonto, affranto, se ne andò.