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”DANTON”

27/03/2008


di
Alessandro Venosa - 2^ N




REGISTA: Andrej Wajda

TITOLO: “Danton”

INTERPRETI: Gérard Depardieu, Wojciech Pszoniak, Anne Alvaro

NOTIZIE TECNICHE: colori, sonoro

GENERE: drammatico






ARGOMENTO:

Siamo in Francia, nel 1794, secondo anno della Repubblica.
La Francia, attraversa un periodo di grande crisi: all’esterno le frontiere sono minacciate, mentre all’interno il popolo attraversa una carestia.
Danton, acclamato dal popolo, accorre a Parigi, allarmato dalle notizie che gli giungono; infatti, la popolazione è affamata e il ”Terrore”, guidato da Robespierre, continua a ghigliottinare anche semplici rivoluzionari contro il potere.
Siccome Danton vuole rivendicare con un nuovo programma la pace, i membri del ”Terrore” escogitano un modo per uccidere il rivoluzionario, in modo che le leggi e le riforme decise di emanare da costui per placare il governo di Robespierre, non venissero applicate.
Ecco così che inizia un grande conflitto tra i due, che termina con un incontro a cena, dove Robespierre chiede al rivale di allearsi con lui, (anche se non lo ammirava proprio su tutti i punti di vista), ma l’altro non accetta e afferma che preferisce essere giustiziato che giustiziare.
Parlano poi di difendere il governo, ma Danton si ritiene al di sopra del governo.
La discussione termina e Robespierre se ne va a senza aver raggiunto nessun accordo, dato che le loro politiche erano completamente diverse.
Impauriti da Danton, allora, il dittatore francese si riunisce con i suoi collaboratori, e a fine seduta, decidono di arrestare Danton e i suoi seguaci la notte stessa e rinchiuderli in prigione, in modo da impedire loro di opporsi contro il governo del ”Terrore”.
Danton, benché avvertito, si rifiuta di fuggire; egli crede e dà fiducia al popolo.
La decisione è annunciata pubblicamente, la gente la ritiene una decisione scandalosa.
Così, arriva il processo: Danton e i compagni sono accusati di aver organizzato una rivolta aristocratica contro il potere e di aver sottratto somme di denaro illegalmente (contrabbando).
Il processato, inizia un discorso al popolo presente in aula, che lo appoggiava ogni volta che si riferiva a loro, anche se un giudice gli impedisce di chiedere pareri alle altre persone.
La sua voce incanta il popolo, perciò Robespierre, per evitare complicazioni comanda al giudice di interrompere il processo e non è permesso a giornalisti di prendere appunti riguardo alla situazione.
Dopo diverse sedute il processo ha termine e il verdetto è questo: Danton assieme ai collaboratori è condannato a morte, anche se i giustiziati protestano.
Il giorno seguente sono accompagnati verso la ghigliottina; Danton, prima di essere decapitato, chiede al boia di mostrare dopo la morte, la testa al popolo, dato che ne valeva la pena.
La richiesta di Danton fu eseguita.
Al termine del film, si vede Robespierre che è malato nel letto, e arriva un bambino accompagnato da una signora che ripete in ordine, tutti gli articoli della ”Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”.

PERSONAGGI PIU’ IMPORTANTI: Robespierre e Danton e i suoi seguaci

SCENE PIU’ IMPORTANTI: La prima scena è quando Danton ritorna in città; la seconda è quando Danton è arrestato con i suoi seguaci; infine, la terza è quando Danton è decapitato con i collaboratori.

MESSAGGIO: Il messaggio è quello di stare sempre dalla parte del buono, che in questo caso “interpretava” Danton, anche se i buoni spesso<

Alessandro Venosa - 2^ N

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