27/03/2008
di Alessandro Venosa - 1^ N Regista: Ken Annakin Titolo: “Il richiamo della foresta” (titolo originale): “The Call of the wild” Interpreti: Rick Battaglia, George Eastman, Suan Luis Galiardo, Sancho Gracia, Raimund Harmstorf, Charlton Heston, Josè Antonio Mayons, Alfredo Mayo, Michele Mercier, Maria Rohm Casa Produttrice: Oceania(Roma), Filmkunst(Berlino), Izaro(Madrid), Upf(Parigi). Nazionalità: Italia. Sceneggiatore: Federico De Ruttia, Ubert Frank. Notizie tecniche: Colore, sonoro, moviola di una scena. Genere: Avventura. Argomento: Nel 1897 viene scoperto un materiale molto prezioso di color giallo nel Klondike e molti cercatori d’ oro si avviano alla ricerca del prezioso materiale. John Thorthon, padrone di Sam, che è un cane, parte alla ricerca dell’ oro, ma soprattutto di sé stesso. Intanto, nella casa del giudice Miller, in una tiepida valle della California, vive, padrone incontrastato, un cane di nome Buck che viene venduto di nascosto dal giardiniere della villa, sovrastato dai debiti, a dei cercatori d’oro in cambio di molti dollari e in seguito il cane viene addestrato come cane da slitta. John Thorthon stava per comprare Buck ma, intanto, un altro signore si impadronisce del cane. La slitta di Buck è comandata da Francois e Perrault e il viaggio verso Dawson City è sempre più faticoso e ricco di imprevisti. Thorthon si allea con Charlie, un indiano, e decidono di aiutarsi a vicenda: John aiuterà Charlie a costruire la capanna e l’ indiano aiuterà John nel lungo viaggio. Buck, intanto, è ancora nel suo gruppo e Francois e Perrault continuano nella ricerca dell’ oro. Buck, per molti motivi, uccide Spliz, altro cane della slitta e passa in testa alla slitta . John e Charlie, nel frattempo, finiscono di costruire la capanna e l’ indiano parte per andare a trovare la sua famiglia lasciando solo John. La slitta di proprietà di Francois e Perrault passa nelle mani di tre persone inesperte e facilone che continuano a litigare tra loro senza pensare che i cani dovessero riposarsi. Thorthon continua a pensare a Buck e, casualmente, lo trova a capo della slitta e si accorge che viene maltrattato, frustato da una di quelle tre persone. John non resiste e prende il suo coltello e libera Buck dalle tirelle, se lo prende con sé e tra i due si instaura subito un buon rapporto di amicizia. John e Buck, dopo un po’ di tempo ed insieme a Charlie, tornato dal suo viaggio, partono alla ricerca dell’ oro. John, soprattutto, parte per trovare se stesso, perché vuole mettersi alla prova, quella di affrontare un lungo viaggio senza l’ aiuto del padre e dei soldi. John durante il viaggio scommette con un signore che Buck sarebbe riuscito a trasportare mille libbre di farina e, a sorpresa, il cane compie l’impresa, facendo vincere al suo padrone 1700 dollari. John, attraverso una ragazza di nome Jessy, scopre che vi è una miniera d’ oro abbandonata e così il ragazzo inizia a fare un nuovo viaggio alla ricerca del materiale prezioso. Dopo diversi giorni, Thorthon trova l’oro e lo conserva in alcuni sacchetti che, in seguito, svuota nella miniera perché aveva raggiunto il suo obiettivo: aveva messo alla prova se stesso contro il freddo, le provviste che scarseggiavano e la mancanza di soldi e ci era riuscito sopportando tutto questo. Attraverso gli ululati Buck trova il suo fratello selvaggio e passa con lui intere giornate, correndo per la foresta. Ma, ad un tratt