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“L’attimo fuggente”

27/03/2008


di
Jacopo Chiarenza - 3^ N





Titolo: “L’attimo fuggente”

Titolo originale: “Dead poets socety”

Regista: “Peter Weir”

Produzione: Steven Haft, Paul Junger Witt,Tony Thomas.

Protagonista: Robin Williams

Genere: Drammatico

Anno: 1989

Interpreti: Robin Williams, Robert Sean, Leonard Etman, Hawke josh Carles, Gale Hansen.

Sceneggiatura: Tom Chulman

Notizie tecniche: A colori, rallenty e sottofondi musicali

Nazionalità: U.S.A.

Personaggi più importanti: Nox, Tom, Prof. Kiddi, Nil, Kris.


Argomento:

Il film ha inizio in un college maschile americano, con l’assegnazione delle camere agli studenti, il film prosegue poi con l’arrivo di un nuovo professore di letteratura il professor Kiddy.
Questo professore insegna in prevalenza l’arte della poesia ed ha un metodo anticonformista, è per questo motivo fa strapare le pagine di un libro che parla della poesia in modo troppo schematico, facendo capire loro che la poesia non è quella che si percepisce sui libri ma quella fatta con il cuore.
Questo professore ha frequentato la stessa scuola nella quale egli stesso insegna, è questo il motivo che spinge i suoi studenti a cercare un libro che parla di lui.
Un gruppetto di ragazzi tutte le sere si ritrovava in una grotta per fumare e parlare di poesia. Il professor Kiddy nei giorni successivi tiene una lezione rimanendo in piedi sulla cattedra, ed invita anche i suoi studenti a fare lo stesso, per spiegare e far capire loro che ci possono essere vari modi per guardare e capire il significato delle cose e quindi della vita.
Gli allievi durante una attività extra scolastica scrivono un pensiero su un pezzo di carta e prima di tirare la palla in porta la declamano. Il professore chiede a Tom di leggere davanti agli altri una poesia, ma lui si rifiuta, perché si vergogna del suo componimento. Allora il professore gli copre gli occhi con una mano, facendogli delle domande che riguardano una foto esposta in classe, sopra la lavagna e da tutte le domande e le rispettive risposte produce nel ragazzo l’esposizione di un pensiero profondo ed argomentato.
I ragazzi si riuniscono per l’ennesima volta nella loro grotta segreta nella quale si mettono a fumare una pipa, dopo uno di loro inizia a suonare il sassofono, un altro ragazzo chiede se si potessero introdurre nel gruppo anche delle ragazze.
Dopo alcuni giorni gli stessi ragazzi propongono, con una lettera anonima al preside, l’introduzione di studentesse all’interno della scuola.
Il giorno dopo, il preside chiede a tutta la scolaresca, compresi genitori e docenti, chi fosse stato a proporre l’introduzione di studenti di sesso femminile nella scuola, ma all’improvviso, un alunno prende in giro il preside, dicendo che aveva telefonato Dio, e gli aveva detto di far entrare nella scuola le studentesse femmine, il ragazzo però si procura una severa punizione con un castigamatti sulle natiche.
Il padre di Neel viene convocato dalla scuola, perché suo figlio aveva falsificato una lettera che gli permetteva l’entrata in una attività extra scolastica teatrale, per la quale il padre era fermamente contrario.
Neel spiega a suo padre che il teatro è tutto per lui, ma il padre non vuole sentire ragioni. Il giorno dopo Neel recita da protagonista in una commedia teatrale e durante la recita, assiste anche il padre, che lo sgrida severamente, imponendogli di abbandonare il sogno di diventare attore, perché lui avrebbe dovuto fare il dottore. Durante la notte Neel si suicida con la pistola del padre. Jacopo Chiarenza - 3^ N

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