I miei alunni | Recensioni libri

IL COMMISSARIO MONTALBANO - TOCCO D’ARTISTA > IL COMMISSARIO MONTALBANO - TOCCO D’ARTISTA

IL COMMISSARIO MONTALBANO - TOCCO D’ARTISTA

09/10/2009


AUTORE:  Andrea Camilleri

TITOLO:   “Il commissario montalbano –Tocco d’artista”

CASA EDITRICE: Sellerio Editore

ANNO: 2000

GENERE: Giallo

ARGOMENTO:
A Vigata, paese in cui vive Montalbano, avviene un terribile evento; la polizia ha rinvenuto il cadavere del noto e rispettato orefice Alberto Larussa. Probabilmente, l’uomo si è suicidato trasformando la sedia a rotelle, sulla quale era costretto da anni, in una rudimentale ma efficace sedia elettrica, ma Montalbano non ne è convinto e ottiene dal giudice qualche giorno per approfondire le indagini. Il commissario trova delle vecchie foto strappate che ritraggono l’orefice quando ancora non era invalido, una pistola e un testamento con il quale Larussa lascia tutti i suoi beni al fratello Giacomo. La scientifica rivela che la scrittura dell’orefice è stata contraffatta, gettando dei sospetti su Giacomo, la cui posizione è aggravata da un testimone che ha notato la sua auto avvicinarsi alla villa di Larussa la notte della morte della vittima. Giacomo si dichiara innocente, ma viene arrestato. Nuove testimonianze sembrano inchiodare il sospettatto che si difende dicendo di non aver avuto bisogno di contraffare il testamento del fratello perchè, secondo le volontà del padre, alla morte di Alberto, tutti i beni che questi aveva ereditato dal padre sarebbero comunque passati a lui. Montalbano si reca in un paese poco distante a interrogare l’anziano notaio dei La russa, che gli conferma quanto detto da Giacomo riguardo al testamento e gli racconta la verità sull’incidente che aveva reso paralitico Alberto. Quando i due fratelli erano più giovani, durante una lite scoppiata a causa della bella Emma Morpurgo, amata da entrambi, Alberto era caduto da una scala e aveva incolpato Giacomo di averlo spinto. Il padre aveva creduto che Giacomo avess,e volontariamente, spinto il fratello e avesse deciso di punirlo, lasciando tutti i suoi beni ad Alberto. Emma aveva abbandonato il paese e il notaio non ne aveva più saputo nulla. Montalbano inizia a dubitare della propria ricostruzione dei fatti. Parlando col suo vice, che si occupa dell’omicidio di un usuraio, il commissario scopre che fra le vittime di questi c’è anche Emma Morpurgo. Dal confronto fra i dati raccolti sui due casi, Montalbano inizia a intravedere una tragica verità. La vittima si era realmente suicidata e aveva volutamente contraffatto il testamento ricopiando la scrittura del fratello e facendo così ricadere la colpa del presunto omicidio su Giacomo, vendicandosi così dell’incidente avvenuto anni prima. Giacomo, però, verrà arrestato comunque in quanto, ancora in contatto con Emma, aveva ucciso il suo usuraio.

PERSONAGGI PIU’ IMPORTANTI: Salvatore Montalbano - Mimì Augello - Alberto La russa - Giacomo Larussa.

GIUDIZIO: Questo racconto, facente parte di una raccolta di altri racconti di Montalbano, mi ha affascinato. Mi ha fatto capire quanto la vendetta possa perdurare negli anni e che cosa si sia in grado di fare per attuarla. Mi ha affascinato, inoltre, il modo in cui Camilleri ha scritto questo racconto.

A CHI CONSIGLIARLO: Consiglierei di leggere questo racconto a tutti coloro che amano il genere giallo o a coloro i quali piacciono i casi del Commissario Montalbano.

 

Michelangelo Lopez - 3^ B

Lascia un Commento


Informativa ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/2003:
i dati personali, sono raccolti al fine di registrare l’Utente, di attivare nei suoi confronti i servizi richiesti e di prestare le relative comunicazioni. I dati sono trattati elettronicamente nel rispetto delle leggi vigenti. L’interessato gode dei diritti di cui all’art.7 D.Lgs 196/2003.