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E. T. - L’EXTRA TERRESTRE

12/12/2009


 

AUTORE: William Kotzwinkle

CASA EDITRICE: Sperling & Kupfer Editori

GENERE: Fantascienza

ANNO: 1990

ARGOMENTO:
Una notte scese sulla Terra un’astronave extraterrestre da cui scesero vari esseri che prelevarono dei fiori. L’astronave chiamò per l’ultima volta i passeggeri e ripartì, dimenticando uno dell’ equipaggio. L’extraterreste vagò senza una meta ben precisa per una cittadinella della California. Arrivò a casa di un ragazzino di nome Elliott L’extraterrestre, chiamato dopo ET, si nascose nella casetta degli attrezzi. Elliott sentì un rumore provenire da lì e ci andò, ma non vide nessuno, nonostante ciò sapeva che li fosse qualcuno. Quella notte rimase a dormire fuori. Elliott si svegliò sentendo un rumore e si trovò davanti un essere spaventoso, ebbe un po’ di paura ma non scappò via, anzi, lo accolse in casa sua. Lo mise subito nell’armadio e gli mostrò le cose terrestri. Iniziò a parlare come una macchinetta andata in tilt. ET non gli mostrò molta attenzione. La mattina dopo Elliott, con una scusa, rimase a casa per conoscere meglio l’essere spaziale venuto da un altro pianeta e lo fece vedere a sua sorella minore, Gertie, e a suo fratello maggiore, Michael. I due rimasero di sasso e fecero una promessa: giurarono di mantenere il segreto. Gertie, come al solito, lo ricattò e lui dovette per forza accettare. Gertie, col passare del tempo gli insegnò a parlare grazie ad un giochino di parole. Elliott, un giorno, chiese ad ET da quale pianeta provenisse e l’extraterrestre rispose, facendo alzare in aria delle palline che caddero subito. Questo era un potere di ET. Che, con la sua voce rugosa, disse al ragazzino che avrebbe voluto telefonare a casa, quindi iniziò a costruire un trasmettitore. ET costruì il trasmettitore con una forchetta, un coltello, delle forcine, un disco, una lama circolare e pezzi di cavi elettrici. Una notte Elliott ed ET andarono nello stesso punto della collina sul quale era atterrata la navicella e azionarono il trasmettitore: nessun risultato! Allora la notte dopo ritornarono . Elliott si addormentò ed ET rimase sveglio a controllare il trasmettitore. Anche lui capì che non c’era nessuna possibilità di recezione dall’altra parte, andò a farsi una passeggiata nel bosco e si sedette su un sasso vicino al torrente. Preso dal sonno si addormentò e ci cascò dentro. Il mattino dopo, quando Elliott si svegliò non trovò ET, si mise a cercarlo ma aveva troppo freddo e ritornò a casa da sua mamma che era disperata. Elliott disse subito a Michael che ET era scomparso, e subito andò a cercarlo; lo ritrovò in un torrente con la pelle diversa dal solito: grigia, disidratata. Qualche giorno dopo la polizia lo trovò e lo portò in ospedale insieme al ragazzo. Il ragazzo sopravvise ma ET sembrava morto. Ad un certo punto Elliott si accorse che ET era vivo e lo portò sulla collina, inseguiti dalla polizia. ET con il suo dito riuscì a far volare le bici e a seminare la polizia. Arrivarono al trasmettitore che s’era messo a funzionare e dopo qualche minuto scese sulla Terra un’astronave gigantesca; sull’uscio si videro due extraterresti . ET salutò e abbracciò tutti quanti e ripartì per il suo pianeta. L’addio fu molto doloroso per i ragazzi, ma Elliott sapeva che prima o poi si sarebbero rincontrati.

PERSONAGGI PRINCIPALI: Elliott, Michael, Gertie, ET.

DIFFERENZE LIBRO/ FILM: Nel libro ci sono alcuni pezzi che nel film non sono ricostruiti.

GIUDIZIO: Questo libro mi è piaciuto tanto perché mi ha fatto capire l’amicizia e il legame tra i due protagonisti, il coraggio che ha avuto Elliott nell’accogliere con se un essere totalmente diverso da lui e non abbandonarlo nelle difficoltà. Inoltre, mi ha fatto capire che la speranza è l’ultima a morire.

PARTI Più IMPORTANTI: L’incontro e l’addio tra ET e Elliott.

A CHI CONSIGLIARLO: A tutti quelli a cui piacciono i racconti di fantascienza e credono nella vera amicizia.
 

Ginevra Panarello - 2^ B

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