06/11/2010
L’autrice del romanzo è Gina Basso, nota giornalista e narratrice calabrese Il romanzo fu pubblicato nel 1981 e ristampato nel 1999 dalla casa editrice FABBRI EDITORI. Il genere del libro è di denuncia sociale Il protagonista è Vincenzino Melito, un ragazzo calabrese, di circa quattordici anni, con il problema di dover trovare al più presto un lavoro, poiché vive in una famiglia molto povera e disagiata. A Borgo Calabro, il piccolo paesino in cui vive, non c’è molto lavoro , quindi, Vincenzino è costretto a spostarsi a Gioia Tauro. Durante la sua ricerca, il ragazzo, purtroppo, incappa nelle persone sbagliate; inizialmente viene usato per spacciare droga senza neppure esserne a conoscenza. Quando se ne accorge, decide di lasciare il suo sporco “lavoro”, e di fare altro: ma di mal in peggio, Vincenzino passa dagli spacciatori di droga ai mafiosi assassini. Il ragazzo, impaurito ed angosciato fino allo stremo, un giorno decide di raccontare tutto e denunciare quei mafiosi. Vincenzino è considerato un eroe, perché è riuscito a trovare il coraggio di parlare, ovvero quello che dovrebbe trovare ogni persona. L’autrice decide di scrivere questo romanzo per farci capire che solo trovando il coraggio di parlare si riuscirà ad infrangere il muro di omertà che si nasconde dentro di noi.