10/12/2010
Autore: Edgar Allan Poe Genere: Giallo Anno: 1841 Argomento: A Parigi era tutto tranquillo quando, una sera alle tre di notte, vennero commessi due omicidi, le vittime sono la signora e la signorina Espanaye. La prima viene ritrovata senza alcune parti del corpo e sgozzata nel cortile interno dell’abitazione, mentre la seconda è strangolata e nascosta nella cappa del camino. Visto che i poliziotti non riuscirono a risolvere il caso e misero in carcere un accusato che era innocente, l’investigatore parigino, Auguste Dupin, si fece dare il permesso per investigare assieme ad un amico. Essi si diressero verso il luogo del delitto. Arrivati, osservando fuori dalla finestra, Dupin capì che era impossibile che l’assassino fosse potuto entrare dalla finestra, poiché all’esterno era liscia, eslcusa la presenza di un parafulmine a due metri dalla finestra e dalle imposte del quarto piano che davano la possibilità di inserirvi una mano; ma anch’essa era distante dalla finestra. Dopo aver notato ciò, arrivò alla conclusione che non esisteva nessun uomo in grado di entrare dalla finestra, perché l’assassino avrebbe dovuto essere molto forte, agile e coraggio. All’improvviso, però, Dupin si ricordò di un articolo che aveva letto, in cui si parlava di un enorme orango fuggito dal padrone e che si ritrova nella casa delle vittime e, entratoci, dalla commise i due omicidi. Giudizio: Questo libro mi è piaciuto perché volevo sapere, pagina dopo pagina, chi fosse stato il colpevole, che, alla fine, si rivelerà essere un orango impaurito. A chi consigliarlo: Io lo consiglierei a tutti i lettori a cui piace il genere giallo.