14/12/2010
Autore: Edgar Allan Poe Genere: Giallo Anno: 1841 Argomento: In una sera dell’anno 1841 vengono compiuti due omicidi: la signora e la signorina Espanaye. La prima viene ritrovata mutilata e sgozzata nel cortile interno, mentre la seconda strangolata e nascosta nella cappa del camino. Visto che i poliziotti non riuscivano a risolvere il caso, mettendo in carcere un innocente, il parigino Auguste Dupin, si fa dare il permesso per investigare personalmente e, assieme ad un amico, si recano sul luogo del delitto. Arrivati, osservando fuori dalla finestra, Dupin, intuisce che era impossibile che l’assassino fosse entrato dalla finestra perché essa all’esterno era liscia,tranne la presenza di un parafulmine a due metri e delle imposte del quarto piano che davano la possibilità di inserirvi una mano. Quindi, giunge alla conclusione: non esisteva nessun essere umano capace di entrare dalla finestra. All’improvviso Dupin si ricorda di un articolo letto in cui si parlava di un enorme orango fuggito dal proprio padrone che, rincorrendolo, lo aveva impaurito, determinando la fuga dell’animale, che si era diretto verso l’abitazione aggredendo le vittime. Giudizio: A me questo libro è piaciuto perché una pagina tirava l’altra, ma soprattutto per il finale. A chi consigliarlo: Lo consiglierei a tutti i ragazzi della mia età a cui piace il racconto giallo