27/03/2008

C’eravamo promessi
di tentare d’esser
carichi a mille.

Attraverso lo scambio
verbale delle giornate
odierne scopriamo
che a mille non eravamo
ma carichi sicuramente
si.

Parlo e mi ascolta con
interesse.
Le dico come si scioglievano
gradualmente le tensioni
di quei giovani sguardi,
ma Lei questo lo sapeva.

Certo non ho rivisto nessuno
col suo sguardo, ma mi par
proprio d’aver bucato il
loro cuore e d’esser
entrato dalla porta principale.

Ma Lei questo lo sapeva, mi
chiede cos’altro avessi fatto,
ma Le rispondo che per oggi
era stato sufficiente e
che domani avrei ulteriormente
premuto sull’accelleratore.

Mi racconta della sua giornata
e ne son pienamente felice
perchè ero assolutamente
convinto che la sua forza
Le avrebbe permesso di
metter subito a frutto ciò
che con pazienza aveva
già conquistato.

Serenità fuor dalle parole.
Serenità da entrambe le
parti.

Conquiste importanti, decisive,
durature.

Quel famoso sole è già in
grado d’emanare raggi
luminosi e incisivi sin dal
suo primo giorno d’orizzonte.


Giovanni Certomà - 8/9/2004



(x marmarico)