04/10/2017
I tuoi piccoli occhi dietro le lenti degli occhiali,
li ricordo ancora quando ti conobbi in quella classe dell’ormai lontano 2003. Permettevi a pochi di entrare nei tuoi pensieri e affetti. Mi regalasti quel privilegio. La bontà del tuo animo manifestavi nei versi che vi facevo scrivere, e a scrivere eri veramente brava. Come pochi eri capace di dare forma e vita alle emozioni. Il tuo sorriso cresceva sul tuo viso, man mano ti accorgevi che eri capace e forte nella scrittura. Gli anni sono passati, diventasti una donna. Ricordo ancora quando, alla fermata dell’autobus sentii una voce da lontano e una sfolgorante figura si avvicinò a me. Non ti riconobbi. E tu con uno splendido sorriso mi salutasti ed io ti risposi con una felicità ed un abbraccio che porterò nel cuore. Così come tu, ora, pregherai per me dall’alto dei cieli del Paradiso.